ZUCCHERI LUIGI

ZUCCHERI LUIGI (1904 - 1974)

pittore

Immagine del soggetto

Autoritratto con falchetto, tempera grassa e olio (Udine, galleria d'arte Colussa).

Nato a Gemona del Friuli il 12 marzo 1904, il pittore visse infanzia e adolescenza a San Vito al Tagliamento, nella casa paterna. Frequentò il ginnasio a Udine e il liceo classico a Venezia, dove decise di abbandonare gli studi per dedicarsi alla pittura. I suoi maestri furono Alessandro Milesi e Umberto Martina, dai quali apprese il probo mestiere della tradizione veneta che, nel corso degli anni Trenta, lo avrebbe sostenuto nella realizzazione di nature morte, paesaggi, ritratti, opere nelle quali il tardo naturalismo è spesso superato in direzione simbolista. Tra i ritratti di questo periodo, anche quello di Giacomo Ca’ Zorzi, noto con lo pseudonimo di Giacomo Noventa, l’intellettuale e poeta del quale Z. aveva sposato, nel 1932, la sorella Jolanda. Nel 1939 allestì la sua prima personale alla galleria Michelazzi di Trieste, cui fece riscontro un intervento di Silvio Benco sul «Piccolo Sera», nel quale il critico gli riconosceva capacità e forza rappresentativa. Durante la guerra il pittore cambiò tecnica e stile: studiò a fondo la pittura antica, passò dall’olio alla tempera, elaborò quella sua favolosa tematica animalistica che gli diede notorietà in Italia. Poco prima del 1950 conobbe a Firenze Giorgio De Chirico. I due artisti diventarono amici e De Chirico espresse più volte la sua stima per il pittore friulano, del quale fu, in varie occasioni, ospite a Venezia. Scrisse, alla morte di Z.: «Lo incontravo sempre a Venezia, durante i miei soggiorni in quella città, e nel suo studio ho passato lunghe ore a parlare con lui di tutti i vantaggi ed i segreti della pittura a tempera… Sono sicuro che col passare del tempo, Zuccheri sarà sempre più capito ed ammirato». Intanto Z. aveva ricominciato ad esporre. Nel 1949 fu alla galleria del Cavallino a Venezia, nel 1950 alla galleria del Naviglio a Milano, dove fu accolto con contrastanti giudizi: la sua pittura, tutta lirica ed incantata, è, nell’infuriare della polemica astratti/figurativi, decisamente fuori onda, anche se non mancano al pittore riconoscimenti da parte di attenti lettori, quali Rodolfo Pallucchini, Elio Zorzi, Garibaldo Marussi, Marziano Bernardi, Orio Vergani. ... leggi Sempre nel 1950 fu presente alla Biennale di Venezia. Furono anni di intensa attività, viaggi e mostre: tra le altre, a Torino, Bologna, Verona, Roma, in Baviera e alla galleria Sagittarius di New York. Nel 1959 pubblicò, per le edizioni De Luca di Roma, Il bestiario di Zuccheri, otto tavole a colori e dieci in bianco-nero, con introduzione di Alfredo Mezio. In questi anni egli modellò in cera e gettò in bronzo molte figure di animali: falchetti e ricci, pesci e uccelli, chiocciole e grilli, capre e galli, lepri e colombe. Poco conosciuta, in realtà la sua scultura è degna di grande attenzione per la vivezza del modellato, che rende presente una vita animale indagata con grande sensibilità. Altre mostre importanti negli anni Sessanta: alla S. Stefano di Venezia nel 1961, alla Ghelfi di Verona nel 1962, alla Gianferrari di Milano nel 1963, alla Viotti di Torino e alla Cavour di Milano nel 1967, solo per citarne alcune, mentre numerosissime furono le sue partecipazioni ad importanti mostre collettive, come ad esempio le Trivenete di Padova. Nel 1966 pubblicò a Milano Del piturar a tempera, sei ricette scritte in veneziano, italiano, inglese, mentre nel 1969 illustrò il “trattatello” di Amedeo Giacomini L’arte di andar per uccelli con vischio. Dopo la morte del pittore, avvenuta a Venezia il 9 marzo 1974, fondamentale è stata la mostra retrospettiva che si tenne presso l’ex chiesa di S. Francesco e il Museo civico d’arte di Pordenone, dal marzo al maggio del 1982. Moltissime opere inedite vennero presentate per la prima volta e documentate in un catalogo di prestigio. Un importante nucleo di opere si trova presso il Museo civico d’arte di Pordenone.

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Bibliografia

Luigi Zuccheri. Catalogo della mostra, a cura di V. SCHEIWILLER, Milano, s.n., 1974; Luigi Zuccheri (1904-1974). Catalogo della mostra retrospettiva (Pordenone, 27 marzo-9 maggio 1982), a cura di G. PAULETTO, Pordenone, Comune di Pordenone, 1982; G. VALLESE, Zuccheri, Presentazione di M. Fagiolo dell’Arco, Milano, G. Mondadori & Associati, 1990; Luigi Zuccheri. Un mondo migliore. Catalogo della mostra (Pordenone, 16 maggio-18 luglio 2010), a cura di D. TAROZZI, Pordenone, Provincia di Pordenone, 2010.

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