ROSSI DOMENICO PIO

ROSSI DOMENICO PIO (1829 - 1892)

vescovo

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Monsignor Domenico Pio Rossi (Pordenone, Archivio storico diocesano).

Nacque a Bologna il 9 ottobre 1829. Entrò in giovane età nell’ordine dei frati predicatori, prima a Modena e poi a Macerata. Nel 1857 si laureò in teologia presso l’Università della sua città natale. Successivamente fu trasferito a Venezia, dove gli venne affidata la cura della parrocchia dei Ss. Giovanni e Paolo. Fervente sostenitore del neotomismo, R. si formò sugli scritti di Jacque Benigne Bossuet e del gesuita Giovanni Maria Cornoldi. Nel 1881 papa Leone XIII lo nominò vescovo di Concordia. Il nuovo presule si dimostrò di altra tempra rispetto al predecessore Capellari, ritiratosi per malattia: con un forte senso della propria autorità, che a volte tendeva a prevaricare i ruoli e le funzioni, si rese subito inviso al clero e ai fedeli concordiesi. Nel 1885 monsignor R. convocò un sinodo diocesano, che venne contestato da parte del clero per le modalità di preparazione e di conduzione. L’anno successivo il vescovo pubblicò a Portogruaro una lettera pastorale, dal titolo Sulla dottrina ideologica dell’angelico dottore San Tommaso, con la quale criticava il rosminianesimo, mettendo in guardia il clero concordiese contro il pericolo derivato dalla diffusione di tali idee e attaccando in modo particolare don Antonio Cicuto. Alcuni canonici, tra cui Luigi Tinti ed Ernesto Degani, si recarono quindi presso il patriarca di Venezia, cardinale Domenico Agostini, per informarlo della difficile situazione in cui versava la Chiesa concordiese sotto il governo di R. Il tentativo di ottenere il trasferimento del vescovo non ebbe esito positivo. ... leggi Il presule continuò, anche negli anni successivi, la sua battaglia contro il rosminianesimo, cercando di dare eco nazionale alla propria opera. In anni di forte polemica e divisione interna alla diocesi, monsignor R. si occupò inoltre del restauro della cattedrale di Concordia, che minacciava il crollo, attingendo anche al proprio patrimonio personale. Morì nell’ottobre del 1892, dopo una malattia durata alcuni mesi.

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Bibliografia

M. BELLI, Elogio funebre di monsignor fra Domenico Pio Rossi dei Predicatori, Portogruaro, Tip. Castion, 1893, 8, 27; P. ZOVATTO, Rosminianesimo e tomismo della diocesi di Concordia-Pordenone nella polemica tra don A. Cicuto e il vescovo D. P. Rossi OP, Roma, Libreria editrice della Pontificia Università Lateranense, 1972, 28-38; ID., L’amministrazione della diocesi di Concordia del vescovo Rossi (1881-1892), «MSF», 54 (1974), 152-181; DEGANI, La diocesi di Concordia, 252-253; G. STIVAL, Carità non compresa. Don Antonio Cicuto arciprete di Bagnarola, Sesto al Reghena, Comune di Sesto al Reghena, 1995, 135-143; PIGHIN, Seminario I, 300-322; A. SCOTTÀ, L’Unità d’Italia, in Concordia, 549-558.

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