MORO MARCO

MORO MARCO (1817 - 1885)

incisore, disegnatore, editore di stampe, insegnante

Nacque a Zenson di Piave (Treviso) il 9 dicembre 1817. Dal 1834 frequentò l’I. R. Accademia di belle arti di Venezia, città dove, nel 1839, ricevette il primo premio nel Concorso scolastico di prospettiva con la Veduta di fantasia di una chiesa gotica presso un laghetto, litografia da suo disegno. Fu premiato anche in seguito, nel 1856, in un concorso di “prima classe” per la prospettiva, con l’acquarello Un atrio di stile arabo, come risulta dagli atti dell’Accademia di belle arti in Venezia, alla quale appartenne come socio da quell’anno. Insegnò disegno e fu attivo a Venezia come disegnatore e litografo, occasionalmente anche come editore di stampe. Nel 1841 collaborò con la litografia Berletti di Udine (allora il primo e unico stabilimento litografico in Friuli), aperta nel 1840 in via Cavour dal libraio Luigi Berletti che fece venire i disegnatori, tra cui M., da Venezia. I primi lavori furono un foglio di quattro vignette da inserire nell’album campionario della ditta, Primi esperimenti della litografia di Luigi Berletti e Comp. Udine 1 Marzo 1841. M. Moro e O. Codecasa dis.; il disegno per l’Allegoria dell’agricoltura con veduta, che reca sullo sfondo la prospettiva della città di Udine con i profili emergenti del castello, della torre dell’orologio e del campanile del duomo; il Ritratto di Augusto Lancetti, componente della compagnia di Gustavo Modena nel 1843 e 1845, su disegno di sua mano; e infine una piccola Annunciazione. Ai confratelli della ss. Annunziata in Palma. Uscirono da quel laboratorio le prime stampe litografiche riproducenti le vedute delle piazze e vie principali di Udine e quelle dei principali castelli e delle più belle ville del Friuli, con le dediche ai nobili proprietari. ... leggi In gran parte disegnate da Ottavio Codecasa e da M., costituirono l’Album pittorico del Friuli eseguito da Ottavio Codecasa e Marco Moro (Udine, Lit. di L. Berletti e C.i., G. B. Garlato fece), di 26 tavole. Si può considerare per M. l’esordio di un’attività lunga e produttiva, più versata nelle opere di vedutistica, date le sue capacità nel disegno prospettico. Diligente, all’inizio un po’ schematico, in seguito realizzò «una perfetta fusione fra l’ambiente monumentale e la folla che vi si muove con naturalezza» (Alberici, 1965-1967). Il successo della pubblicazione portò alla riedizione, anche con numero maggiore di litografie, con l’intervento di altre tipografie, come la litografia Linassi di Trieste, fermo restando “Gli Editori in Udine”. Del frontespizio sono noti tre stati, con varianti del titolo (un esemplare alla Österreichische Nationalbibliothek di Vienna). Le vedute realizzate non sono tutte annunciate nel volantino promozionale che prometteva il dono dell’incisione litografica della Statua della Pace e della Pianta della R. Città d’Udine, e gli album completi (rari) sono assemblati diversamente. Sono comunque a sua sola firma: Valdajer in Carnia, Paularo in Carnia, Pontebba Veneta ed Illirica, San Daniele del Friuli; in collaborazione con Ottavio Codecasa: Castello di Colloredo di Montalbano, Gemona, Il Ponte di Cividale sopra corrente, Tarcento, Città di Pordenone, Veduta dell’interno in Sacile, Tricesimo, Castello di Villalta, Abbazia di Rosazzo, Lago di Cavazzo, Caduta d’acqua di Salino in Carnia, Caduta d’acqua di Chiaulis in Carnia, Paluzza in Carnia. Di tutti sono presenti esemplari sciolti presso i Civici musei di Udine, che conservano anche esemplari relativi a Udine: Piazza Contarena, Monumento della Pace di Campoformido, Chiesa di S. Antonio del Vescovado, Villaggio di Chiavris, che sono a sola sua firma; Piazza Contarena dalla statua della Pace, Piazza del Vescovato, Piazza di S. Giacomo, Tempio della B. V. delle Grazie, che sono a firma congiunta. Tre di queste vedute, Il Ponte di Cividale sopra corrente, Caduta d’acqua di Salino in Carnia e Caduta d’acqua di Chiaulis in Carnia, sono state riprodotte senza sostanziali varianti da un anonimo artista in affreschi parietali nel palazzo de Paciani a Cividale. Altri fogli relativi al territorio friulano eseguiti su disegno di M. sono: Palazzo Comunale di Pordenone e Piazza di S. Vito al Tagliamento (L. Coleoni Imp. Lit., Berletti, 1845); vedutine di Pordenone riunite in una litografia dedicata all’Associazione agraria friulana «promotrice del patrio bene […]»; La Riunione nel Maggio 1857 (impr. G. Corradini, Venezia, prem. Lit. Barozzi, 1857) in cui sono rappresentati tra l’altro il Duomo, il Palazzo Comunale, la Stazione della Ferrovia [inaugurata nel maggio 1855] e il passaggio del treno sul Ponte del Meduna (esemplari nei Civici musei di Pordenone e di Udine). Per l’album La necropoli udinese inventata e descritta per Valentino Presani (Udine, Editrice la Congregazione municipale, Tip. di Giuseppe Seitz, 1864; esemplari presso i Civici musei di Udine), eseguì i disegni delle tavole B-E, prospettive e interni del nuovo cimitero, litografati a Venezia presso la litografia Kirchmayr. L’attività di M. presso Berletti, conclusa in loco nel 1845, dopo queste litografie non contemplò nemmeno più soggetti friulani. Nella produzione successiva egli dimostrò un livello artistico superiore, scioltezza di tratto e una maggiore aderenza alla realtà, che si erano già percepiti nell’album Trieste città gentilissima e commerciale figurata (Venezia, G. Brizeghel, 1854), ventiquattro vedute prospettiche da lui disegnate. Numerose furono le commissioni di album e libri da illustrare; era instancabile nel recarsi nelle contrade del Veneto per riprodurle con impegno. Ne derivarono album di Vedute di Padova, Venezia, Vicenza, Treviso, Mantova e del Feltrino. Oltre che nella vedutistica, si cimentò nelle incisioni di carattere storico e di cronaca cittadina, comprese in alcune raccolte, a partire dalle due edizioni, rispettivamente tedesca e italiana: Ferdinand und Maria Anna Carolina im Künstenlande. Album zur Erinnerung an die Anwesenheit des Kaisers und der Kaiserin v. Österreich in Triest in Herbste 1844 (Trieste, Tipografia del Lloyd Austriaco, 1845), cui appartengono le tavole Le loro Maestà nel Tergesteo il 6 settembre e Il Teatro Mauroner la sera del 15 settembre («Gius. Rieger trasse dal vero, M. Moro disegnò»); e Viaggio di S. M. l’Imperatore Ferdinando d’Austria e sua consorte Maria Anna Carolina nel Litorale in settembre 1844 («Cesare Dell’Acqua trasse dal vero. Marco Moro disegnò», Trieste, Lit. Linassi e C., 1844. Alla Piazza S. Marco illuminata a gas [9 agosto 1843] da suo disegno (Venezia, Lit. Kier, 1843) seguì l’Assedio di Venezia nel 1849, nove vedute disegnate dal vero e litografate (Venezia, Lit. Ripamonti Carpano, s.d.) di cui un album acquarellato si conserva presso i Civici musei di Udine, Museo del Risorgimento, e quindi l’Arrivo di S. M. I. R. A. Francesco Giuseppe I in Venezia il 27 marzo 1851 («M. Moro dis. e lit.»; Lit.di P. Ripamonti Carpano, 1851). Per un elenco completo, oltre che degli album e dei volumi, anche delle numerose tavole sciolte e di serie frammentarie, si rimanda agli studi fondamentali di Alberici (1965-1967, 1977); utile anche il catalogo La Raccolta di stampe «Angelo Davoli» della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, dove figurano la sopra citata “veduta di fantasia” premiata al concorso del 1839 e una Veduta dall’interno della chiesa di S. Zaccaria a Venezia, non censite dalla studiosa, che però cita anche disegni e acquarelli, nonché tre quadri a olio, presenti soprattutto in raccolte private. Si segnala il Castello di Colloredo (1880 ca.), acquarello su carta, non firmato, in cui il signore barbuto, con cappello a cilindro, appoggiato al bastone, sarebbe l’autoritratto dell’artista. Ippolito Nievo, il 23 aprile 1857 da Mantova, manifestò a Lanfranco Morgante l’intenzione di far ricorso «ai grandi disegni del M. facendoli ridurre alle proporzioni del 16°» (Tutte le opere. VI, Lettere, a cura di M. Gorra, Milano, 1981, 275) per illustrare la novella Il conte pecorajo con quindici o sedici vignette dei paesi friulani, ma dai riscontri effettuati sulle edizioni nieviane disponibili presso la Biblioteca civica Joppi di Udine non risulta che l’intenzione abbia avuto seguito. Morì a Venezia il 25 febbraio 1885.

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Bibliografia

BCU, Elenco delle vedute contenute nell’album pittorico del Friuli disegnate dal vero e in pietra da Ottavio Codecasa e Marco Moro, Udine, Lit. di L. Berletti, [184?].

DBF, 550; G. MARINELLI, Saggio di cartografia della regione Veneta, Venezia, R. Deputazione veneta di storia patria, 1881 (= Bologna, Forni, 1978), 359 n. 1800, 370 n. 1871, 404 n. 2053; A. PICCO, Arte e industria, «La Patria del Friuli», 28 giugno 1894; ID., ibid., 5 marzo 1910; Il Veneto nelle litografie dell’Ottocento. Catalogo della mostra, a cura di C. ALBERICI, Vicenza, Comune di Vicenza, 1966; C. ALBERICI, Marco Moro litografo vedutista, «Ce fastu?», 41-43/1-6 (1965-1967), 407-452; SERVOLINI, 557-558; VALENTINELLI, Bibliografia, 8, n. 53-54; Incisori italiani dell’800. Catalogo della mostra, a cura di L. MONTAGNER, Padova, Marsilio/Edizioni 1+1, 1976, 43; C. ALBERICI, Marco Moro litografo vedutista, «Rassegna di studi e notizie», 5 (1977), 9-91; A. SERI, Trieste nelle sue stampe, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 1979, 97 n. 58, 144 n. 88; COMELLI, Arte della stampa, 244; ROSSITTI, Dizionario, 96, 101; RIZZI, Udine, piante, 136-138, n. 50; G. BERGAMINI - C. DONAZZOLO CRISTANTE, Udine illustrata. La città e il territorio in piante e vedute dal XV al XX secolo, Padova/Udine, Editoriale Programma/Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia, 1992, passim; DE FAROLFI, 17-23, 36-38, 77, 199, 265; A. GUSMANO, Due secoli di litografia, Milano, Arti poligrafiche europee, 1994, 306; L. VISINTIN, La decorazione pittorica tardo settecentesca e ottocentesca nei palazzi e nelle ville di Cividale, «AFT», 15 (1995), 302, 303, 306; T. RIBEZZI, Volti del 1848. Frammenti di storia per immagini, in Età Restaurazione, 64-90: 68, 85; Z. DAVOLI, La raccolta di stampe «Angelo Davoli». Catalogo generale, VI, Reggio Emilia, Biblioteca Panizzi/Edizioni Diabasis, 1999, 338-340; G. BERGAMINI, Pittura di paesaggio in Friuli nell’Ottocento, in Paesaggio friulano. ... leggi Fotografie 1850-2000. Catalogo della mostra (Udine), a cura di I. ZANNIER, Ginevra/Milano, Skira, 2000, 27; SAUR, 7 (2000), 154; F. VENUTO, Pacifico Valussi e l’“agricoltura d’abbellimento”: un contributo alla conoscenza del paesaggio friulano ottocentesco, «MSF», 82 (2002), 234-235; B. ROSSI, Luigi Berletti librajo, litografo, editore musicale (1803-1882), [Padova], Pizzicato, 2008 (= Udine, Designgraf, 2008), 16-18, 22, 35, 45, 46.

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