SANTONINO PAOLO

SANTONINO PAOLO (1435 - ?)

notaio, cancelliere patriarcale

Nacque a Stroncone, in Umbria, probabilmente intorno al 1445; il padre Giovanni era già morto nel 1473. Arrivò in Friuli alla fine del 1468, al seguito di Andrea, vescovo di Ferentino, nominato vicario generale (governatore) del patriarcato di Aquileia da papa Paolo II. Aveva già concluso il corso degli studi ed era stato creato notaio; a Udine prese casa in borgo Aquileia, acquisendo la cittadinanza nel 1473. Sposò Allegrezza (Lucrezia) Rinoldi, che gli portò una buona dote e dalla quale ebbe sei figli, cinque maschi e una femmina. Entrò nella cancelleria patriarcale con il vescovo di Ferentino e vi rimase anche sotto i suoi successori; ma solo il 17 luglio 1479, sotto il vicario generale Buzio de Palmulis, essendo patriarca Marco Barbo, divenne cancelliere effettivo (“cancellarius unicus”), conservando la carica fino alla morte del Barbo (1491) e nel successivo periodo di sede vacante. Sotto i patriarchi Ermolao Barbaro e Niccolò Donato il S., legato al destituito de Palmulis, non venne confermato nell’incarico e si dedicò alla professione di notaio. Solo alla fine del 1506, dopo quasi dieci anni di istanze al patriarca Domenico Grimani, poté riprendere l’antico ufficio, grazie anche alle raccomandazioni dell’umanista Marcantonio Sabellico. Le ultime testimonianze sulla sua attività risalgono al 1507; nel 1510 sicuramente era già morto. Il figlio Agostino, che era stato allievo del Sabellico a Venezia e che già nel 1494 era coadiutore della cancelleria patriarcale, gli successe come cancelliere nella primavera del 1510. Agostino tenne la carica fino al 1523, quando fu sostituito da un altro Santonino, Pompilio, si ignora se suo figlio o suo nipote. ... leggi S. ha lasciato, quasi tutti redatti di suo pugno in una scrittura che manifesta la formazione umanistica, sedici massicci volumi di Atti della curia patriarcale di Udine per gli anni 1472-94; un Visitationum Liber, con le relazioni ufficiali delle visite dal 1488 al 1495; inoltre alcune lettere e pochi versi, le une e gli altri in latino. Deve però la sua fama, peraltro recente, all’unica opera letteraria che ci sia pervenuta (inedita fino al 1943), l’Itinerarium delle visite pastorali compiute tra il 1485 e il 1487 in Carinzia, Stiria e Carniola da Pietro Carlo, vescovo di Caorle, vicario “in pontificalibus” (ossia per le funzioni propriamente vescovili) del patriarca Barbo. La prima visita ebbe luogo tra il 29 settembre e l’11 novembre 1485, con partenza dalla residenza patriarcale di San Daniele. Attraversato il passo di Monte Croce Carnico, il vescovo Carlo e il suo seguito si fermarono a Mauthen e a Kötschach nella valle della Gail; raggiunsero poi la valle della Drava spingendosi fino a Lienz. Ritornati nella valle della Gail, proseguirono verso est fino a Hermagor; da qui si diressero nuovamente nella valle della Drava fino a Oberdrauburg, toccando il castello di Greifenburg. Per il ritorno a Udine fecero la strada dell’andata. Il secondo viaggio partì il 26 agosto 1486 da Cividale; seguì l’itinerario Caporetto, Tolmino, Škofja Loka, Kranj, Tržíć fino alla valle della Drava, dopo aver passato il Loiblpass. Villach fu il punto di partenza per la visita delle località nella bassa valle della Gail. Il ritorno avvenne attraverso Tarvisio, il passo del Predil, Plezzo e Caporetto, fino a Cividale (primo ottobre). Il terzo viaggio (7 maggio – 8 giugno 1487) riguardò prevalentemente l’arcidiaconato della Saunia (Bassa Stiria, ora Slovenska Štajerska); come l’anno precedente venne percorsa la strada Cividale – Tolmino – Škofja Loka, proseguendo a est per Blagovica, Konjice fino a Ptujska Gora e Majšperk, ai confini orientali del patriarcato. Il viaggio di ritorno a Cividale toccò i monasteri di Studenice e Žiče, con una più lunga sosta nella città di Celje. Le visite del vescovo Carlo alla parte imperiale del patriarcato avevano principalmente lo scopo di amministrare la cresima e di consacrare (o riconsacrare) chiese, in un territorio da cui le autorità aquileiesi erano rimaste assenti talvolta da due generazioni e che aveva subito di recente le devastanti incursioni dei Turchi. Nel suo diario di viaggio, non ufficiale, il laico S. si interessò soprattutto alle località che attraversava, in particolare a castelli e a luoghi fortificati, forse a scopo di spionaggio. Fu testimone, non scandalizzato, dei costumi delle famiglie dei feudatari tedeschi (specie delle mogli) e dei membri del clero, compresi i monaci, certamente assai più liberi che in Italia. Significativi i suoi ritratti di personaggi importanti, come il manesco conte di Gorizia, Leonardo, incontrato nel corso della prima visita, a Nussdorf e nel castello di Lengberg (11 e 13 ottobre 1485). Il massimo interesse di S. è comunque rivolto ai banchetti e ai cibi in essi serviti, non di rado descritti fin nei minimi particolari: tanto che dai tre viaggi, durati complessivamente centoquattordici giorni, è stato possibile ricavare quasi altrettante ricette di pietanze dell’epoca.

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Bibliografia

G. VALE, L’itinerario di P. S. in Carintia, Stiria e Carniola negli anni 1485-1487 (Codice Vaticano Latino 3795), BAV, 1943 (fondamentale); Die Reisetagebücher des P. S., übertr. v. R. EGGER. Klagenfurt, F. Kleinmayr, 1947; P. SANTONINO, Popotni dnevniki, trans. P. SIMONITI, Celovec, Dunaj, Ljubljana, Mohorjeva založba, 1991; ID., Itinerario in Carinzia, Stiria e Carniola (1485-1487), a cura di R. GAGLIARDI, Pisa-Roma, Istituti Ed. e Poligrafici Intern., 1999; Itinerario di P. S, a cura di E. PASCOLO, Pasian di Prato, Campanotto, 2003.

LIRUTI, Notizie delle vite, IV, 40-42; G. MERCATI, Una visita a Cilli del 1487, in Scritti in onore di B. Nogara, Città del Vaticano, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1937, 253-268; H. HUNDSBICHLER, Reise, Gastlichkeit und Nahrung im Spiegel der Reisetagebücher des Paolo Santonino, Geisteswiss. Diss., Wien, Universität, 1979; ID., Alltag, Realität und Mentalität in den Reisetagebüchern des P. S. Relativierungen anhand der Beispiele aus dem Kirchendistrikt Saunien (1486, 1487), «Zeitschrift des historischen Vereines für Steiermark», 88 (1997), 71-91; V. ROSSITTI, Itinerarium Santonini: 1484-1486-1487, Fagagna, Corvino, 1999; M. KOVAČIČ, “Prijazne, pobožne, skromne, čednostne in Plemenite”: kako je P. S. videl in opisal ženske in kako so ženske dejansko živele, «Zgodovinski časopis», 56 (2002), 95-132; G. KUGLER - B. MAIER, A tavola con S., Klagenfurt/Mariano del Friuli, Wieser Verlag/Edizioni della Laguna, 2003; H. HUNDSBICHLER, P. S.s “Reisetagebücher” in neuer Sicht, in Historia in Museo. Festschrift für F-D. Jacob, Langenweissenbach, Beier und Beran, 2004, 215-223.

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