APRILIS BARTOLOMEO

APRILIS BARTOLOMEO (1783 - 1840)

medico, insegnante, agronomo

Nacque a Bannia di Fiume Veneto il 19 ottobre 1783, terzo figlio dello scrittore Giuseppe, oriundo di Cusano, e di Marianna Lucchini di Luca. Laureatosi in medicina e filosofia a Padova nel 1802, qui probabilmente maturò la propria adesione alle idee risorgimentali dell’unità e della libertà d’Italia e alla massoneria. Forse per questo, abbandonò l’Italia e divenne medico di corte al servizio del sultano Selim III, che lo aveva incaricato di raccogliere tutto il necessario per la costituzione di un collegio medico a Costantinopoli. A tale scopo aveva iniziato a viaggiare in tutta Europa ma, alla morte del sultano, nel 1805, si trovava a Milano e divenne collaboratore del giornale «L’Incoraggiamento». Incontrò Ugo Foscolo e Giovanni Rasori e divenne amico di Pietro Moscati e di Melchiorre Gioia. Nel 1810 si trasferì a Sondrio per insegnare fisica e nel 1811 passò al R. Liceo di Udine, dove insegnò chimica e storia naturale, sostituendo nell’insegnamento Giuseppe Moretti. A Udine appartenne alla Loggia Napoleone e partecipò ad alcune iniziative. È ricordato in una breve memoria di G. Rovere a proposito del passaggio di Ferdinando I da Udine nel 1821. Alcune lettere furono scambiate tra lui, in qualità di facente funzioni di preside del Liceo, e il prefetto di polizia conte Carlo Giusto Torresani de Lanzfeld. Al passaggio di Ferdinando I re delle due Sicilie, A., in funzione di preside del Liceo, difese insegnanti e alunni contro le velate minacce del prefetto di polizia Torresani (dedicatario peraltro del volumetto di A. sulla coltivazione della patata pubblicato nel 1816). Prestò encomiabile opera di medico nelle epidemie di tifo del 1817 e di colera del 1837 e il comune di Udine lo accolse tra i suoi cittadini più benemeriti. ... leggi Secondo Giulio Andrea Pirona, nel 1826 divenne membro e primo vicesegretario del R. Istituto Lombardo-Veneto di scienze e lettere e affidò a Giandomenico Nardo, suo allievo al Liceo di Udine, la cura del Gabinetto di storia naturale del R. Istituto tecnico di Udine. Fu segretario dell’Accademia agraria di Udine e fu in contatto diretto o epistolare con Girolamo Venerio, Giuseppe Carlo Cernazai, Gaspare Luigi Gaspari, Giampaolo Zuccheri e Giovanni Bottari. In qualità di primo figlio maschio, ereditò grandi proprietà terriere e si adoperò per migliorare i redditi agrari dei suoi fondi. Si dedicò quindi a ricerche e studi che pubblicò solo in parte, perché «aborriva dal renderle pubbliche» (di Manzano) e avviò una serie di sperimentazioni sulla coltura della patata che si stava diffondendo in quel periodo. Su quest’ultimo argomento scrisse l’Istruzione sulla coltivazione e sugli usi dei pomi di terra o sia patate (Udine, 1816), nota in due edizioni uscite a breve distanza, una stampata dalla tipografia Pecile, e la seconda da Vendrame. Valentinelli gli attribuisce anche l’Istruzione pratica popolare per la coltivazione dei gelsi in Friuli (Udine, 1843). Almeno due sono i brevi contributi a stampa: un Discorso sull’istruzione liceale (in Processo verbale della distribuzione dei premi agli scolari dell’I. R. Liceo di Udine nell’anno MDCCCXIV, Udine, 1814), nel quale A. si dichiara favorevole alla nuova istituzione del Liceo, e una lettera All’Accademia di Udine sulla libera coltivazione del tabacco pubblicata sul giornale diretto da Gherardo Freschi «L’amico del contadino» (1846). Presso la Biblioteca civica V. Joppi di Udine sono conservate diverse lettere autografe, tra le quali una decina indirizzate all’abate Iacopo Pirona (manoscritto 492), scritte tra il 1828 e il 1839, e una a Giuseppe Bianchini (manoscritto 906/2, datata Venezia, 19 aprile 1821). Morì a Bannia nel 1840.

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Bibliografia

DBF, 33; G. A. PIRONA, Della vita e degli studii di Giandomenico Nardo, «Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere ed arti», s. V, 4 (1877), 5 (= estratto, Venezia, Antonelli, 1878); G. ROVERE, Il passaggio per Udine di Ferdinando 1. delle Due Sicilie e gli studenti dell’I. R. Liceo (gennaio 1821), «Bollettino della civica biblioteca e del museo», 6/1 (1912), 3-20; SOMEDA DE MARCO, Medici, 164; DI MANZANO, Cenni, 23-24; MARCHETTI, Friuli, 940; G. C. TESTA, Un pioniere a Zoppola, in Ovoledo racconta, a cura di ID., Pordenone, Società di cultura del Friuli Occidentale, 1990, 154-167; Provincia del Lombardo Veneto, 224 e 228-229; Mille protagonisti, 47-48.

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