ZOTTI RUGGERO

ZOTTI RUGGERO (1881 - 1949)

storico

Nacque ad Azzano Decimo (Pordenone) nel 1881 e, conseguito il diploma di maestro elementare, iniziò ad insegnare in varie località del Friuli, ricoprendo poi incarichi nelle direzioni didattiche di San Vito al Tagliamento, San Daniele del Friuli e Pozzuolo. Morì a Clauiano di Trivignano Udinese nel 1949. Z. si dedicò con fervore agli studi storici, pubblicando numerosi articoli e volumi, specialmente di argomento artistico, nei quali, rifacendosi alla letteratura precedente per quanto riguardava i cataloghi delle opere, prestò una particolare attenzione alle ricerche documentarie, compiendo spogli archivistici e compilando ampi regesti, dimostrando un’attitudine critica di matrice positivista, influenzata sul piano locale dall’esempio dei Contributi di Vincenzo Joppi. Le attenzioni di Z. si concentrarono soprattutto sulla pittura friulana dei secoli XV e XVI – coerentemente con gli indirizzi della storiografia del suo tempo – toccando la figura di Pomponio Amalteo, al quale nel 1905 dedicò una pionieristica monografia, che riprendeva sostanzialmente quanto edito all’inizio dell’Ottocento da Fabio di Maniago nella sua Storia, con alcune addende (peraltro non del tutto convincenti sul piano filologico), aggiungendovi una parte dedicata alla vasta schiera dei collaboratori e degli allievi. ... leggi Sulla pittura sanvitese ritornò in altre occasioni (specie nel 1915 e nel 1937), occupandosi principalmente dell’attività di Andrea Bellunello, che considerava il fondatore delle scuole pittoriche friulane. Nel 1914 Z. riservò uno studio alla figura di Irene da Spilimbergo, a lungo ritenuta dalla letteratura artistica allieva di Tiziano. In seguito, nel 1934, illustrò sulle pagine de «La Panarie» l’altare di Giovanni Martini a Mortegliano, e nel 1947 licenziò una breve monografia su Pellegrino da San Daniele. Numerose furono anche le cronache e le recensioni dedicate agli artisti contemporanei e alle esposizioni, apparse sui principali quotidiani e periodici friulani. Alla storia di San Vito al Tagliamento e delle sue famiglie più illustri, Z. riservò due volumi nel 1926 e 1929 (in quest’ultimo rievocando anche episodi dell’occupazione austriaca del 1917-1918), e nel 1923 compose una biografia di Paolo Sarpi. Inoltre, nel 1931 diede alle stampe un testo dedicato a Pozzuolo e alla sua Scuola agraria, ricco di informazioni.

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Bibliografia

Tra gli scritti di R. Zotti, si segnalano: Pomponio Amalteo pittore del sec. 16, sua vita, sue opere e suoi tempi. Studio artistico con illustrazioni, fac-simili e documenti, Udine, Del Bianco, 1905; Irene di Spilimbergo, Udine, Del Bianco, 1914; Sectilia, Udine, Del Bianco, 1915; Raffaello Sanzio da Urbino nel quarto centenario dalla morte, San Vito al Tagliamento, Petracco e Paroni, 1920; Paolo Sarpi nel terzo centenario dalla morte, 1623-1923, San Vito al Tagliamento, Primon, [1923]; S. Vito nella storia. Uomini e famiglie notabili, Sacile, Tip. editrice sacilese, 1926; S. Vito nella storia del Friuli, s.l., s.n., [ma Portogruaro, Castion, 1929]; Pozzuolo del Friuli e la sua Scuola agraria (1881-1931), Udine, Del Bianco, 1931; La parrocchia di Pertegada, Udine, Tip. Mutilati, 1933; Mortegliano e la pala di Giovanni Martini, «La Panarie», 11/66 (novembre-dicembre 1934), 349-354; Scuole di pittura a San Vito, «Ce fastu?», 13/5 (1937), 189-199; Martino da Udine detto il Pellegrino da San Daniele, 1467-1547, San Daniele, Buttazzoni, 1947.

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