DI COLBERTALDO DINO

DI COLBERTALDO DINO (1913 - 1972)

geologo, docente universitario

Nacque a Monastier (Treviso) l’11 giugno 1913. Laureatosi in scienze naturali a Padova il 15 luglio del 1937, fu assistente presso l’Istituto di mineralogia e di geologia della stessa Università negli anni 1937 e 1938. Nel 1939 fu consulente della sezione chimico-fisica del R. Magistrato alle acque di Venezia, della quale, successivamente, assunse la direzione. In questi primi anni di attività, collaborò ai rilevamenti della Carta geologica delle Tre Venezie e compì studi chimico-petrografici sulla portata solida di alcuni fiumi veneti e sulle torbide della laguna di Venezia. Nel settembre del 1943 venne assunto alla Raibl (Società mineraria del Predil) come geologo di miniera, con l’incarico di compiere un accurato studio geologico dell’area mineraria e delle zone circostanti allo scopo di individuare nuove concentrazioni di minerale. L’inizio dei lavori a Cave del Predil rappresentò un punto di svolta molto importante per l’attività scientifica di d. C.; lo studio dei giacimenti minerari, infatti, divenne il suo principale interesse, al quale si dedicò con passione e con tenacia. La sua preparazione e le sue capacità furono ben presto notate da Giovanni Nogara, direttore generale della Società, che appoggiò incondizionatamente, anche dal punto di vista finanziario, le scelte e le aspirazioni del giovane naturalista. Questi organizzò la sezione geologica della miniera, che poteva contare, tra l’altro, su di un laboratorio dotato dei più moderni strumenti di analisi. Nel giro di pochi anni, d. C. divenne uno dei maggiori esperti di giacimentologia. Nel 1950 frequentò un corso sui giacimenti di piombo e zinco presso la prestigiosa Università di Freiburg. Nel 1951, pur mantenendo il lavoro presso la miniera di Cave del Predil, fu chiamato come professore incaricato di vulcanologia all’Università di Padova; dal 1953 fu professore incaricato di giacimenti minerari, sempre a Padova, e dal 1956 ebbe contemporaneamente l’incarico anche all’Università di Milano. Nel 1962, dopo aver vinto il concorso per la cattedra di giacimenti minerari bandito dall’Università di Cagliari, fu chiamato come titolare della stessa cattedra alla Facoltà di scienze dell’Università degli studi di Milano. ... leggi Nel 1963 lasciò Udine e il posto di geologo alla Raibl (per la quale rimase, comunque, consulente) e si trasferì in Lombardia. Mantenne sempre stretti rapporti con il Friuli continuando le ricerche che aveva iniziato fin dal 1943: nel 1970 fu nominato direttore di un piano di ricerca mineraria promosso dalla regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il CNR (Consiglio nazionale delle ricerche). Durante uno dei suoi frequenti viaggi in Friuli per coordinare le attività del gruppo di lavoro che aveva costituito, morì in un incidente stradale presso Pontebba, il 6 dicembre del 1972. Della produzione scientifica di d. C., ricca di circa cento lavori, molti riguardano il Friuli e, in particolar modo, la miniera di Cave del Predil, che descrisse dettagliatamente fin dal suo primo studio, Il giacimento piombo zincifero di Raibl in Friuli (Roma, 1948). Dopo questa prima, importante monografia, pubblicò numerosi altri articoli su tale giacimento, sia di carattere più strettamente mineralogico, sia discutendo sulla genesi delle concentrazioni di minerale di Cave del Predil. Inquadrò, inoltre, questo giacimento in un contesto molto più ampio di manifestazioni metallifere nelle Alpi centro-orientali. Studiò, sempre in regione, numerosi altri giacimenti minerari tra i quali quello del monte Cocco (Ugovizza), quello di San Giorgio di Comeglians, quello del monte Avanza (Forni Avoltri) e quello della Val Aupa (Moggio Udinese); su quest’ultima località presentò una relazione molto accurata, che venne pubblicata negli Atti del I congresso Friulano di Scienze Naturali (Udine, 1955). Dal 1946, inoltre, iniziò un ciclo di osservazioni sui ghiacciai del Canin e del Montasio, proseguendo l’importante lavoro iniziato da Giacomo Savorgnan di Brazzà nel 1880, che aveva visto tra i suoi protagonisti nomi illustri della geologia friulana, quali Olinto Marinelli e Ardito Desio. La formazione naturalistica di d. C. gli permise di affrontare anche studi diversi da quelli a carattere geologico-minerario; pubblicò un articolo sul particolare clima dell’area di Cave del Predil, uno studio antropometrico sulla popolazione slovena di questo centro minerario e una bella descrizione naturalistica del Tarvisiano. Dal 1957 fu membro dell’Accademia di scienze, lettere e arti di Udine e dal 1964 anche dell’Istituto Lombardo, Accademia di scienze e lettere di Milano.

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Bibliografia

Scritti di D. di Colbertaldo sul Friuli: Il clima a Cave del Predil, Treviso, Stab. Tip. Longo & Zoppelli, 1946; I ghiacciai del Canin e del Montasio nel 1946 ed il loro regresso durante l’ultimo ventennio, Treviso, Stab. Tip. Longo & Zoppelli, [1946]; Il giacimento piombo zincifero di Raibl in Friuli (Italia), Treviso, Industrie tipografiche Longo & Zoppelli, 1948; Tipi baltici fra gli slavi di Cave del Predil, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1948; Le manifestazioni a fluorite blenda e galena della Val d’Aupa nelle Alpi Carniche, Udine, Del Bianco, [1957]; Le risorse di minerali metallici in Friuli, «AAU», s. VII, 2 (1957-1960), 125-137.

DBF, 208; [B.M. CITA], Necrologio, «Geologia tecnica», 20/2 (1973), 71; G.B. FERUGLIO, L’attività scientifica del geologo di Colbertaldo con particolare riguardo al Friuli, «AAU», s. VIII, 2 (1973-1975), 227-246; P. ZUFFARDI, Dino di Colbertaldo, «Rendiconti della Società italiana di mineralogia e petrografia», 29/2 (1973), XLVIII-LI.

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