NICOLÒ DA LUPICO

NICOLÒ DA LUPICO (? - 1276)

ecclesiastico, notaio

Notaio e cancelliere del patriarcato di Aquileia, fu attivo nella seconda metà del XIII secolo. Assai esile il suo profilo biografico: quanto si conosce della sua vita dipende dall’attività svolta al servizio del patriarca Gregorio di Montelongo (1251-1269), del quale era conterraneo – il “castrum Lupici” era situato nel Casertano – e quasi sicuramente “familius”. N. giunse in Friuli insieme con Giovanni da Lupico, forse suo fratello, a svolgere le funzioni di notaio e cancelliere del Montelongo, già legato pontificio in Lombardia negli anni difficili del confronto tra Papato e Impero e nominato patriarca di Aquileia da papa Innocenzo IV. Il suo nome compare negli atti preceduto dalla qualifica di “magister” e fu chierico: numerose sono le indicazioni delle cariche ecclesiastiche da lui ricoperte. N. fu infatti pievano di Tricesimo sino al 1274 e quindi cappellano decano di Cividale. Tuttavia è estremamente significativa, anche per il suo profilo professionale, la qualifica di “scriptor domini pape” che compare in alcune sottoscrizioni testimoniali. È probabile, infatti, che Gregorio da Montelongo, che aveva iniziato la sua carriera come notaio papale, avesse incluso nella sua “familia” uno specialista della scrittura documentaria tratto dai medesimi ranghi in cui egli stesso si era formato. N. non fu soltanto un notaio al servizio del patriarca, ma divenne anche un suo ufficiale di rilievo impiegato in ambascerie e in incarichi dell’amministrazione sino a ricoprire l’officio di vicedomino dal 1268 al 1269. Nel 1269 la morte del suo protettore segnò la fine della carriera pubblica di N., che venne rimosso dall’incarico vicedominale e sostituito da Artico di Castello. È significativo, però, che a redigere l’atto che segna il passaggio delle consegne da N. ad Artico, legato alla fazione vicina ai conti di Gorizia avversari dello scomparso patriarca, fosse proprio Giovanni da Lupico, destinato a succedergli alla guida della cancelleria patriarcale. ... leggi La rimozione di N. dall’ufficio non comportò l’abbandono del patriarcato: egli continuò, infatti, a collaborare con i vertici istituzionali friulani, rimanendo a Cividale, sede prediletta del Montelongo. A Cividale si spense il 3 dicembre 1276. Purtroppo l’attività di N. come scriba e notaio patriarcale non è apprezzabile nella sua portata innovativa, legata all’introduzione del regime dell’“instrumentum”, in quanto i suoi quaderni non sono conservati, benché ne rimanga notizia, e quindi l’analisi tipologica e la valutazione diplomatistica devono essere condotte sulle sue pergamene sciolte e per comparazione con i registri di Giovanni. Ciò che è rilevante sottolineare, comunque, è che l’attività svolta dai due da Lupico presso la cancelleria dei patriarchi segnò a fondo la produzione documentaria aquileiese, sia per la tipologia sia per l’organizzazione, stimolando fortemente l’evoluzione del notariato friulano.

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Bibliografia

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